SUGGERIMENTO 1

Se vuoi smettere di fumare, qui sotto troverai l'esperienza ed alcuni suggerimenti di un ex fumatore: si tratta di alcune e - mail inviate ad una cara amica

SUGGERIMENTO 1 La prima mail suggerimento è quella che riveste in effetti un'importanza decisiva, in quanto è finalizzata a far emergere tutte le motivazioni che devono spingere una persona a decidere di voler smettere di fumare. Tali motivazioni non devono provenire dallo scrivente, ma da dentro di te. La mia funzione è quella di tirartele fuori, di metterti nella condizione di automotivarti, prendere coscienza di te, diventare tu il protagonista della tua vita, così potrai sopprimere gli aspetti non troppo positivi del tuo vivere e valorizzare quelli invece che portano equilibrio, benessere, serenità. In questo preciso istante sei una fumatrice, sai bene di avere un particolare stile di vita, la tua vita è scadenzata dalle sigarette. La mattina ti svegli e dopo non molto te ne accendi una, ti fa schifo ma la fumi lo stesso, perché il tuo orologio celebrale sa di doverla accendere se no non stai bene, hai l'abitudine di farlo e quindi lo fai. Allo stesso modo nel corso della giornata te ne accendi delle altre in diverse occasioni e circostanze: c'è la sigaretta dopo il caffè delle 10.30 del mattino, quella del dopo pranzo - caffè - amaro, quella del pomeriggio e così via fino a quelle della sera del locale con amici o della discoteca. Ma non ti sei mai chiesta perché te le accendi? Non mi rispondere ora. La risposta a questa domanda potrai darla solo e solamente quando non sarai più fumatrice, una volta rimossa la benda della smoker. Dicevamo dei motivi per cui una persona deve decidere di smettere (il fatto di smettere poi è un'automatica conseguenza di minore difficoltà attuativa). Il motivo principale è quello di liberarsi dalla schiavitù: vivere con e di sigarette significa essere un tabagista; quest'ultimo dipende dalle cicche; dipendere dalle sigarette fa sì che il fumatore non sia libero di decidere come essere, con l'aggravante di non sapere (o meglio di non voler sapere) come effettivamente si è. Quindi prima di procedere occorre eliminare un meccanismo mentale perverso del fumatore, ossia quello di non voler conoscere consciamente come si è effettivamente con la sigaretta in mano, in altri termini il fumatore rimuove psicologicamente tutto ciò che può portarlo lontano dalle sigarette, tale meccanismo è così forte e subdolo che chi fuma non coglie certi aspetti: ad esempio di puzzare incredibilmente di fumo al termine di una serata trascorsa in un pub, di essersi annoiati e che per farsi la serata ci si è sparati una decina di sigarette o più (il tutto innaffiato dai drinks) oppure di essersi divertiti alla grandissima ma presi dalla euforia ci si è fatti un'autentica scorpacciata di cicche, senza rendersi conto di aver inquinato enormemente la propria persona e tutti quelli che hanno respirato il tuo fumo (fumatori e non fumatori). Ci si dimentica, poi, che la mattina seguente ci si sveglia con i polmoni che sembrano due sacchi di chiodi, doloranti e nauseabondi (soprattutto se non si hanno più 18 anni). Io avevo anche delle palline da tennis di catarro in gola che facevano a gara a chi uscisse per prima: un'inaudita schifezza. Ma il fumatore soprassiede, dice vabbé, un pò di bronchite, passerà, fumiamoci sopra e non ci pensiamo. Addirittura a me succedeva che con i polmoni a pezzi, la mattina ero portato a fumarne subito una per sentire meno fastidio, poi ricominciava il solito ambaradam e alla fine della giornata mi trovavo sempre con il pacchetto di marlhboro light da 20 vuoto: il solito banchetto di nicotina. Occorre essere mossi dalla volontà (che poi è una esigenza) di vederci dall'esterno, di vedere noi che fumiamo ma non con gli occhi del fumatore ma dell'ex fumatore, accorgendosi di conseguenza di tutte le cose negative che il fumo porta e comporta. Per fare questo occorre solo e solamente fare una cosa: togliersi gli abiti del fumatore, indossarne altri (non imbrattati dal caratteristico lezzo del fumo) e guardarci attorno, vivrai in una dimensione diversa, ti accorgerai della negatività del fumo osservando quelli che fumano ancora, più passerà il tempo più sarà consapevole e consolidata la tua avversione al fumo. Non è affatto vero il luogo comune secondo cui chi non fuma più (soprattutto agli inizi) prova voglia di riprendere quando vede uno fumare, anzi. Quando decisi di non fumare più (tra l'altro in un momento della mia vita molto difficile, la serenità non sapevo che cose fosse!) frequentavo una compagnia di accaniti fumatori i quali di certo non mi aiutarono, anzi, mi fumavano apposta in faccia, mi offrivano in continuazione sigarette, mi sottoponevano a pubblici ludibri. Nonostante ciò fu incredibilmente facile e naturale accorgermi che se c'era qualcosa che non andava era nelle loro abitudini di vita (che erano fino a pochi giorni prima anche le mie) e non nella mia nuova dimensione. Per il momento mi fermo qui, aspettati altre mails suggerimento. Con sincero affetto. Sal

Suggerimento 2

Pagina precedente
Pagina Iniziale